La città di Trani è ricca di una tradizione storica e culturale che la rende, ancora oggi, uno dei punti di interesse più intriganti di tutto il Mezzogiorno italiano e che regala una delle esperienze di viaggio più belle e complete che si possano desiderare.
La cattedrale di Trani è uno dei simboli della Puglia, ed è un finissimo esempio di romanico pugliese. L’attuale chiesa è stata fondata nel 1097 ed è intitolata a S. Nicola Pellegrino; è stata edificata sull’antica chiesa di S. Maria della Scala ed ha avuto numerose fasi costruttive. Nell’800 fu manomessa gravemente all’interno ed è stata riportata all’originale eleganza di forme nel secolo scorso. Il campanile, alto 58,90 m, nel 1954 a causa dei problemi di staticità è stato completamente smontato e successivamente ricostruito utilizzando lo stesso materiale.
Nei pressi della cattedrale, all’interno dei palazzi Lodispoto ed Addazi si trova il museo diocesano, custodisce al suo interno il tesoro della cattedrale composto da preziosi oggetti liturgici, vari paramenti sacri e reperti lignei provenienti dalle altre chiese della diocesi. All’interno di palazzo Addazi è allestita una pinacoteca, spicca tra le altre opere una tavola trecentesca di ispirazione bizantina che rappresenta parti della vita di S. Nicola Pellegrino patrono della città.
Scelto da Manfredi, figlio di Federico II, per la celebrazione delle sue nozze con Elena d’Epiro, il Castello di Trani rientra nel circuito dei castelli federiciani.
Esempio tra i più interessanti nel circuito dei castelli federiciani, manieri edificati per volontà di Federico II di Svevia, il Castello di Trani sorge sul mare per assolvere alla funzione di difesa della città.
Famoso per essere stato scelto da Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, come scrigno per la suggellare il suo matrimonio con la principessa Elena d'Epiro, il maniero custodisce il fascino della storia ma anche delle leggende cavalleresche che di voce in voce sono giunte al presente.
Il Castello, soprattutto nel periodo estivo, si fa teatro di numerose manifestazioni, tra cui la particolare rievocazione storica del Matrimonio di Manfredi che ricrea le atmosfere medievali del tempo.
Il Porto è il cuore di Trani intorno al quale si dispongono i gioielli dell’architettura barocca e romanica della città come la Chiesa di Santa Teresa o la Chiesa di Ognissanti, ed è indiscutibilmente tra i più belli di tutta la costa adriatica, piacevole da vedere, adatto per passeggiare e attrezzato per il turismo da diporto; infatti è una tappa obbligatoria per manifestazioni veliche d'altura e per gare nazionali ed internazionali di off-shore.
È costituito da un’insenatura naturale difesa dai due moli, quello di S. Lucia e quello di Sant’Antonio, e soprattutto la zona del porto è ricca di pizzerie, pub, ristoranti caratteristici che richiamano turisti e giovani delle città limitrofe. Inoltre il Porto di Trani è una cornice spettacolare per le manifestazioni cittadine, quando d'estate per i festeggiamenti in onore di San Nicola Pellegrino, patrono della città, il porto diventa il luogo di transito di processioni religiose e sito ideale per ammirare i fuochi d'artificio.
Nella zona più vicina al porto, a pochi chilometri dalla cattedrale, sorgono alcuni palazzi monumentali che vale davvero la pena visitare insieme accompagnati da una guida. Tra queste spiccano Palazzo Surdo, Palazzo Lopez e Palazzo Covelli. Inoltre, per chi desidera lasciarsi andare al relax di una bella passeggiata, la villa comunale è la soluzione ideale. Si tratta dello spazio verde più grande della città che, oltre a concedere rilassanti momenti a contatto con la natura, regala anche scorci di panorama suggestivi che si affacciano sul lungomare e permettono di abbracciare con lo sguardo una fetta ampia di territorio che arriva fino al Monastero di Santa Maria Colonna.
Uno dei tour più suggestivi di Trani riguarda sicuramente il quartiere ebraico. In questo angusto e interessante angolo della città, un tempo, sorgevano ben quattro sinagoghe che nel Cinquecento furono convertite in chiese cattoliche. Una di queste, però, è stata recentemente convertita in sinagoga e rappresenta ancora oggi una delle mete turistiche più originali e ricche di fascino dell’intera città. Si tratta della sinagoga Scolanova la cui storia racchiude in sé una sorta di tormento interiore che ha accompagnato quest’edificio dalla sua costruzione fino alla decisione di farla ritornare alla sua funzione originaria nel 2005. La costruzione risale al XIII secolo ed è caratterizzata completamente da una muratura in pietra calcarea. Nell’antico quartiere ebraico, insieme alla sinagoga Scolanova, è resistito anche il museo Sant’Anna, noto anche come Sinagoga Grande, che è una delle più importanti testimonianze della comunità ebraica di Trani.
Il Museo dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth nasce per volontà dell'Arcivescovo Giuseppe Carata, al fine di dare una più adeguata sistemazione al materiale lapideo e scultorio proveniente da demolizioni operate nella Cattedrale ed in altre chiese della città di Trani.
Nel corso degli anni il suo patrimonio si è notevolmente arricchito di opere e reperti di grande valore artistico e storico. L'Istituzione ha così, nel corso degli anni, sdoppiato le sue sedi, dedicando agli spazi di Palazzo Addazi l'esposizione della collezione pittorica e scegliendo l'attiguo Palazzo Lodispoto come nuova sede per il restante patrimonio artistico.
Si consiglia di verificare gli orari di apertura sui siti web dei musei prima della visita.
Sito sull'omonima penisola a circa 2 km. dal centro dell'abitato, il complesso monumentale risale ai primi anni del 1100. Il Monastero fu abitato dapprima dai benedettini e successivamente, dal 1427 al 1867, dai francescani; abbandonato per lunghi decenni è stato riportato a nuovo splendore dal Comune che ne ha fatto sede per mostre ed incontri di carattere culturale.
La chiesa ha pianta basilicale, divisa in tre navate da pilastri a sezione quadra; di particolare interesse il rosone della facciata principale, risalente al XII sec., ed un Crocifisso ligneo del XV sec. ivi custodito, per i quali i tranesi serbano particolare devozione e che viene festeggiato il 3 maggio con una solenne processione di barche.